[Per non sapere né leggere né scrivere] "L'espressione vuol dire chiaramente: per essere sicuri, per aver tutto in regola, per non rimanere fuori"
11/04/08
NON SO CHE DIRE
Claudio mi dice che non sa commentare quello che c'è scritto sul blog. Lo capisco, da un certo punto di vista, e dallo stesso punto di vista capisco tutti gli studenti dell'istituto. Non sanno che dire, non sanno scrivere un commento sul blog (o, almeno, su questo blog che parla di loro) forse perché capiscono che sono i soggetti nel mirino, sono quelli che stanno nella fotografia. Già, come si fa a parlare della propria immagine su una fotografia. Se Claudio (e Jessica, Antonello, Elisa, Roberto, Irene, Luciano e tutti quelli che volete voi) non ha idea di quello che legge, se non sa commentare quello che legge, se non vuole proporsi come interlocutore, qui, e poi invece riesce ad avere un'esistenza relazionale attiva, invia di continuo sms, sa parlare al telefono, riesce a chiacchierare di ragazze (i), del Palermo, del motore, del tempo e del Grande Fratello, penso che sia colpa mia, non sua, visto che tratto argomenti di difficile comprensione e forse dovrei pretendere di meno e chiacchierare di più. Gli interventi di studenti dell'istituto Salvemini su questo blog, dal momento della sua attivazione, si contano sulle dita delle mani. Peccato, avremmo potuto fare di più e magari trovare anche delle linee di lavoro extrascolastico di maggiore interesse, attenzione, impegno, divertimento. Ma, Claudio, non ti preoccupare, nessun problema, c'è tempo per tutto, ogni cosa ha il suo tempo, e da domani arriveranno lettere di solidarietà a questa difficoltà di parlare delle proprie cose, della propria immagine e del proprio presente.
06/04/08
GRANDE CUORE
Giusto per gradire. Questo è l'articolo tratto dal Giornale di Sicilia del 29 marzo 2008, ed espone cinque delle centinaia di tele realizzate dai bambini e dai ragazzi degli istituti scolastici palermitani coinvolti da Antonio Presti nel progetto Grande Madre. La prima e l'ultima delle tele pubblicate (quelle con il fondo azzurro, collocate nell'edificio coi reparti di maternità) appartengono all'istituto Salvemini, plesso di Viale Michelangelo, e sono state realizzate (con una terza, collocata nell'edificio degli uffici amministrativi) dalla 3K, e da quattro allievi provenienti due dalla 4T e due dalla 5T. In questo progetto sono stati coinvolti attivamente alla produzione delle tele tre insegnanti, e almeno tre elementi del personale ata della scuola. Grazie ad ognuna di queste persone è stato possibile portare a compimento il progetto, già incluso nel POF della scuola, per il quale erano stati interessati anche docenti e allievi della centrale che però, per improbabili motivi, hanno preferito astenersi dal partecipare. Queste due tele pubblicate sono il risultato "tangibile ed evidente" che la scuola può esprimere valori e contenuti che sarebbe meglio condividere, nel tempo. Aggiungo, inoltre, che, nonostante i tempi concitati legati alla consegna del lavoro, mentre ai piani superiori dell'istituto si svolgeva una appassionante assemblea di cui abbiamo già parlato, in una piccola stanza dei piani cantinati c'erano ragazzi che continuavano le tele proprio per l'impegno preso nei confronti del tema e del progetto. La vita è la vera scuola, lo si sa o lo si impara a proprie spese, ma alcune cose, positive, possono arrivare da quello che alcuni ragazzi riescono ad insegnare a molti, studenti e professori compresi, attraverso il loro impegno civile e il senso delle idee che anche da una semplice tela può trasparire.
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