Con questo nuovo post rispondo a quello del 4/6/07 “FLAGS OF OUR ARTISTS” lanciato da Kilgore Trout, prima della sfilza di divertenti scambi.
Capisco. Non vi rendete ancora conto.
Dovreste rileggervi il mio post sul “Salvemini e la Mossa Kansas City”. Kilgore Trout neppure tu hai compreso, ho letto principalmente “un particolare” nel post a cui rispondo, da impallidire e mi fa credere che stanno usando anche te. Questo blog non mi sembra più così libero perché anche qui sento l’ombra dei PROPAGANDISTI OCCULTI, che siano arrivati anche a te mi terrorizza.
A scuola ero lì lì nel farlo, avvicinarmi e parlare.. ma dopo questo post ringrazio quel briciolo di autocontrollo che ogni tanto conservo per non averlo fatto, per fortuna. C’è qualcuno che sfrutta il tuo entusiasmo, la tua voglia di fare solo perché tu rappresenti qualcosa magari solo un’IMMAGINE POSITIVA che di rimando può essergli utile.
Perché non sfruttare un ARIETE per sfondare portoni che Lui o Lei non ha il coraggio di fare in prima persona per non perdere la poltrona?
Coloro che adesso reputi amici o buoni colleghi non pensare lo siano davvero e non dare per scontato che non farebbero nulla che possa recarti danno, che non possano impedire anche loro le tue iniziative … i tuoi progetti.
Ti butti a capofitto e allora, se è mai esistita, hai riflettuto su chi potessero essere i componenti di quella che tu definisci "commissione competente”? Cosa ti hanno riferito in tal proposito? Pensa a chi te le ha riferite.
Cambiate bersaglio KILGORE TROUT, rimette tutti in discussione, non fidatevi più di tanto perché un giorno potreste ritrovarti a portare avanti una battaglia pensando di non essere soli e chi vi dice di starvi vicino, se ne sta comodamente seduto accanto al vostro nemico, neanche lui lo ama ma tra voi due, il nemico rappresenta meglio i suoi interessi.
Da domani, ciò che dovete chiedervi è: “Questa persona che mi sta raccontando questo aneddoto perché lo sta facendo? Cosa vuole che io pensi? Cosa vuole che si insinui nella mia mente contro colui di cui sta parlando?” Oppure “perché ne parla a favore?” Dovete cominciare a vedere le cose da un altro punto di vista, meno scontato.
Sei sicuro che tutti gli insegnanti che tu dici hanno boicottato l’iniziativa “IO SONO ACQUA “ lo abbiano fatto davvero? Li hai sentiti tu in prima persona? E quanti ne hai sentiti tu? E quante di queste voci ti sono state riferite? Visualizza chi te le ha riferite, bene, comincia a puntare anche lui o lei.
I legami negli ambienti come il nostro sono spesso invisibili, io parlo con te ma non so tu di chi sei amico e non so ciò che ti dico a chi lo riferirai e in quale modo e soprattutto CON QUALE SCOPO.
Dall’altra parte se Lui o Lei è in una posizione di “potere” e VUOLE MANTENERLO il più a lungo possibile, “probabilmente” ha fatto in modo di possedere un minimo di controllo sulla popolazione scolastica, non si discute su questo.
Vi sembra assurdo? No, affatto, è reale.
Come?
a- sulle idee
b- sulle scelte
c- sull’opinione
a- Per il controllo sulle idee gli basta instaurare “forme” di amicizia sui vari KILGORE TROUT che incontrano all’interno dell’istituto, persone a cui piace lavorare, creare, investire, insomma che ci credono. Fanno realizzare qualche loro idea sicuramente splendida e ben fatta e nel frattempo insinuano le loro.
INSIUARE LE LORO IDEE.
CREARE DIPENDENZA.
CREARE SENSO DI GRATITUDINE.
b- Per il controllo sulle scelte si servono di persone davvero fidate ma nello stesso tempo rispettate o simpatiche, insomma che piacciono. Chiedono loro di collocarsi in alcuni posti strategici della scuola, ovviamente non li scelgono a caso e quindi o vengono eletti oppure gli si fa dare o gli si dà il posto senza battere ciglio e all’insaputa di molti (ci sono decine di posti di potere nel nostro istituto assegnati in modo diretto).
c- Per il controllo sull’opinione gli basta intanto non prendere MAI alcuna posizione NETTA, girare attorno a tutte le domande dirette che gli pongono o magari rispondere con una battuta;
essere sempre dietro a tutte le attività che hanno un ritorno di immagine.
Ed ancora riferire ai “gestiti” il personale rapporto con i superiori più faticoso di quello che è realmente.
Dopo tutto questo gran lavoraccio ecco i frutti, perché tutti questi insegnanti che sono stati sparpagliati per l’istituto, non solo non hanno alcun motivo per parlar male di Lui o Lei ma si tengono in contatto e riferiscono… dall’intervento sentito al Consiglio di classe alla battuta fatta dal collega al Collegio docenti, dall’accusa mossa da un altro durante l’assemblea RSU (alla quale regolarmente non partecipano), al progetto approvato dal Consiglio di istituto, eccetera, eccetera, eccetera, eccetera senza fine, il che significa che quel minimo di controllo che necessitava, c’è, eccome.
Stavolta è chi vi punta il dito per guardare la luna il colpevole ed è colpevole perché complice ma vuole apparire vittima.
C’è chi lavora alle nostre spalle con meccanismi POLITICI.
Temo che questo blog sia stato infestato da un manipolatore occulto e non posso più fidarmi.
7 commenti:
Caro/a Infinity, rispondo serenamente alla tua provocazione visto che tu non conosci la mia storia. Ti riferisci all'unico docente del Salvemini nominato sul post quando parli dei poteri occulti? Se sì, perché temi di nominarlo? In questa maniera paventi l'atmosfera kafkiana del Processo, se lo hai letto. Tutti parlano del peccato ma non del peccatore, e così usi la stessa moneta che neghi di voler usare. Vedi, io sono un giovane professore ingenuo e passionale che quando inizia un'avventura lo fa col cuore e non teme avversari di sorta. Faccio anche errori spropositati, me ne pento e chiedo scusa. Fino allo scorso anno ho mantenuto un inusuale aplomb politically correct perché non ero (e non ne sono tuttora) a conoscenza degli equilibri del potere locale e, per quanto te ne possa dispiacere, non me ne frega niente.
Mi piace scrivere, lo faccio liberamente (basta andare su www.rosalio.it e trovi alcuni miei testi) e mi prendo la responsabilità di quello che scrivo; così come liberamente è nato "runniegghié" (come esperimento in un corso di TIC per spiegare ai miei ragazzi come funziona un blog), che libero è e libero rimane. Ma, nonostante quello che scrivi (che non temo, perché generalmente affronto a viso aperto i problemi), così facendo fomenti la distanza e il silenzio. Questo blog è mio per caso, solo perché l'ho pensato e voluto, ma accoglie tutte le posizioni, come anche la tua, che vanno rispettate e attese come possibili. Mi piace meno essere additato e minacciato, mi piace meno che si dicano falsità sul blog e sulla mia condotta, mi piace meno che si rimanga sullo strapuntino delle verità (il mio riferimento alle "commissioni" che hanno valutato i progetti è semplicemente ironico, visto che nessuna commissione era stata votata dal collegio docenti di giugno 2006). Il tuo post, in tal senso, perde efficacia perché fa accuse generiche su uno status quo, su un singolo individuo, ma non spiega come si fa a risalire la corrente, quali buone pratiche bisogna adottare, quali regole vadano scritte. Prestare il fianco alle ipotesi accusatorie, soprattutto se generiche (sono "sbarcato" alle medie superiori dopo 11 anni di professore a contratto, comunque precario, in università, inculato di anno in anno ai vari concorsi "per via della mia condotta indipendente", cito testuali parole di un mio vecchio docente), non aiuta nessuno. Io andrò avanti col blog che, spero, ospiterà ancora tue sollecitazioni e quanto prima lo renderò più "pubblico" di adesso, nonostante le avversioni e le ritrosie. Ti pare?
Però, non credevo di suscitare tale irruenza.
Non volevo affatto attaccare te e la tua storia, il tuo vissuto ovviamente e ritengo questo blog un impulso eccezionale ma da ciò che ribatti mi fai pensare che è il potere gestito dai nemici che non va bene, mentre quello gestito dagli amici è ok.
Io credo invece che ogni forma di potere e di controllo sia aberrante.
Ritengo che in un blog come questo NON SI DEBBA ringraziare non solo Gero Campo ma NESSUN Gero Campo.
Chi è questa persona per essere ringraziata pubblicamente con un potente strumento come questo? E’ amico di Kilgore Trout che possiede un mezzo pubblico e di grande diffusione.. mi pare un po’ alla ..Emilio Fede.
Credo invece che quell’iniziativa SPLENDIDA de “Io sono l’acqua”,
A P P A R T I E N E - A - T U T T I
e non sopporto che l’unico nome che emerge proprio dalla gente del Salvemini sia quello di Gero Campo il quale, anche se eletto dal Collegio docenti, rappresenta agli occhi di tutti e dico tutti, lo STAFF DELLA PRESIDENZA e se chiamato in causa non parlerà MAI pubblicamente contro il Dirigente perché vuole mantenere il ruolo, il suo posto, la sua è una scelta non un sacrificio.
Mi chiedo se
a) il suo ruolo nei piani alti
b) la tua amicizia con lui
c) questo blog da dove tu attacchi e proponi e metti in discussione
non ti sembrano come dire, in conflitto, poco coerenti.
Forse l’unica persona da ringraziare è il prof. Cogliandro motivando il ringraziamento però, perché ha VOLUTO FORTEMENTE l’iniziativa ma NON Gero Campo, una persona non differente da Mazzeo, Palminteri, Amato che semplicemente gestiscono le scelte fatte dal Dirigente. Tutto qui.
Tu credi che se il Dirigente per motivi a me ignoti, avesse bloccato l’iniziativa Gero Campo avrebbe rischiato?
Credo che si debba parlare, urlare a 360 gradi ma stare anche attentissimi a non essere manipolati da NESSUNO. Se vuoi un ariete io lo sono ma devo essere in libertà di dire ciò che penso di chiunque anche se nei limiti della legalità.
Vedo di essere ulteriormente chiaro. Non mi pare una logica interessante quella che recita: "siccome secondo me quello è un cretino (o quel che ti pare), e io e te non lo siamo, non vedo perché tu non creda che quello sia un cretino come dico io" perché seguendo questa solfa prestiamo il fianco ad inefficaci scaricabarile e pettegolezzi che non portano da nessuna parte (cioè, non consentono di intravedere spiragli di cambiamento). Il blog è un efficace strumento di dialogo, per esempio, quando ha lettori e commentatori capaci di controbattere o dissimulare quel che viene postato e, di più, può diventare il cardine di un ragionamento quando questo viene dibattuto anche nelle aule scolastiche e nelle stanze dei bottoni.
Non mi rimangio quel che ho scritto, relativamente a Gero Campo, per quanto il suo ruolo in seno alla dirigenza sia tutto da interpretare (secondo la mia maniera di leggere ruoli ed equilibri) perché quando sono rimasto veramente solo nel portare avanti un progetto, e ho chiesto mani e spiegazioni "a chi di dovere", è stato l'unico a dipanare con me la matassa senza aprire le braccia e piantarmi uno sguardo da mucca sconcertata. Non solo, rivelo un aneddoto. Poco più di un mese fa ho fatto, dopo una serie di discussioni "animate" con altri docenti che hanno tentato di dissuadermi dal farlo, due ore di anticamera piantato dinanzi alla porta del Dirigente per chiedere un certo permesso senza che nessuno, tranne Campo, si prendesse la responsabilità di firmarmi un certo documento (e ne ho visti passare davanti almeno 4).
Io non ho nemici, ho piuttosto interlocutori con i quali posso dibattere per quanto siano o meno d'accordo con me. Certo, aver aperto questo blog può diventare un "impulso eccezionale" per accelerare l'attenzione verso un dibattito apparentemente sotto traccia. Con Gero, e la finisco qua, ho anche avuto momenti di disaccordo, pubblici e privati, ma mai di screzio o di diffidenza; questo non vuol dire che tu non debba averli, o altri con te nei confronti di una classe dirigente di cui si può dire tutto il male che si vuole. Ma questo atteggiamento non porta da nessuna parte, crea barriere che nel tempo diventeranno (e in parte sono già diventate) insormontabili.
Mi auguro solo che tutti quelli che tu hai nominato si sentano liberi di interloquire in questo blog, postando o commentando, in maniera da spazzare il campo da posizioni e interdizioni inefficaci per il futuro della scuola, e non solo di questa.
Alla fine i nomi li ha dovuti fare Infinity, devono esporsi sempre gli altri, tante belle foto di denuncia ma non è mai colpa di nessuno, solo di noi insegnanti.
Anzichè farti sentire e dire che è assurdo farti fare 2 ore di anticamera dalla Preside, hai trovato l'amico che ti ha firmato il foglio e te ne sei andato perchè hai ottenuto quello che ti serviva, bravo.
Ma campo sa anche non essere amico. Anche a me è successa la stessa e dopo essere stato tre ore dietro quella porta, campo non ha mosso un dito.
Apri gli occhi.
Gli altri tre sono gli stessi ma almeno non fanno finta di essere AMICONI.
P.S. ora mi farai tutta la tiritera sull'anonimato e che se ho il coraggio devo firmare il messaggio, comincia a prendertela con qualcuno, comincia a fare dei nomi e poi ne riparliamo.
"L'amministratore si riserva di rimuovere senza preavviso e a suo insindacabile giudizio commenti che siano illeciti, diffamatori e/o calunniosi, volgari, lesivi della privacy altrui, razzisti, classisti o comunque reprensibili", ecco cosa c'è scritto sulla parte destra, per chi legge, del blog. E in fondo alla pagina: "I contenuti dei singoli commenti del blog rappresentano il punto di vista dell’autore", per cui, è inutile ripetere la tiritera dell'anonimato visto che chi scrive non riesce nemmeno a firmarsi con un nickname e, anzi, proprio per questo motivo, andrebbe rimosso; ma se ogni volta che qualcuno vuole offendere, sulla base di proprie impressioni, un altro e vuole farlo pubblicamente può anche utilizzare il sito "ufficiale" del Salvemini che è www.salvemini.it mentre, come è stato fatto notare altre volte, questo blog è nato per cercare di riflettere su, e condividere per risolvere, problemi e p-r-o-p-o-s-t-e che siano passibili di verifiche ma anche utili per tutti. Io non sono disposto a cacciare le streghe, né a iniziare una crociata diffamatoria nei confronti di chicchessia. Cioè, se io mi sono incazzato con uno come Cogliandro devo cercare di risolvere il mio personale problema con Cogliandro senza stare a sparlarne inutilmente, perché la cosa interessa pochi. Se invece rilevo, sulla base di dati certi e riscontrabili, atti tesi ad inficiare il mio lavoro, o il lavoro di un consiglio di classe, o di una commissione, da parte di altri, posso farne menzione sul blog ma, al tempo stesso, denunciare il fatto agli organi scolastici preposti. Se poi sono gli organi scolastici a inficiare il mio lavoro, mi rivolgo a tutti gli attori della scuola, anche attraverso questo blog, proponendo una cosa che sia condivisa e pubblica. Insomma, io non devo "fare nomi" (non è assolutamente il mio ruolo all'interno dell'istituzione) ma devo fare in modo, anche con le mie iniziative, che la scuola funzioni e proponga percorsi leciti e apprezzabili da tutti, studenti in primis.
Mi chiamo: Pitagora, non riesco a registrarmi, tutto qui.
Sono un collega e ho capito perfettamente da che parte stai, altro che fusione tra i tre corsi, lavorare insieme etc etc!
Mi pare esagerato il discorso della calunnia e via dicendo, non credo ci sia stata alcuna calunnia ma pensieri e opinioni da parte di qualcuno che avendo ragione o sbagliando ha detto quello che pensava ma aprendo un gioiello come questo blog non puoi pretendere che si mettano solo proposte positive, visto che stiamo sprofondando, è ovvio mi pare, cosa ti aspettavi che facessero? Hanno la possibilità finalmente di parlare e che devono fare? Esprimere l’amore verso l’istituto? Proproste positive? Guarda che proprio tu hai creato questo cominciando con le foto reali della scuola, tu hai dato il via. Se avessi cominciato con altro, ti avrebbero seguito su altro. Se parli di nefandezze non puoi pretendere che gli altri non facciano altrettanto e non rimarchino sullo stesso argomento e di più ed ancora di più, hanno voglia di sfogarsi, di condividere con più persone possibili il loro stato e questo è il canale ottimale, ideale. Hanno visto in questo blog una valvola di salvezza, una speranza e tu ora che fai ti metti dalla parte di qualcuno? Tu devi stare dalla parte di noi insegnanti e fare tesoro di qualsiasi segnalazione, potrebbe anche esserci un briciolo di verità. Tu dici che non è tuo compito fare nomi ma allora con chi ce la stiamo prendendo, solo con noi stessi? Il servizio funziona se chi realizza il servizio funziona, l’insegnante deve dare un servizio all’allievo, certo ma anche l’insegnante deve avere un servizio o no? Per te noi dovremmo accettare ciò che non ci viene dato senza far dimettere nessuno, lsciando tutti al loro posto e creandoci una scuola parallela con le nostre forze. Io pretendo che il servizio funzioni e se per far ciò devono essere fatti dei nomi ebbene che chi sa li faccia senza per questo attaccarli ma anzi cercando di capire se sbaglia o no.
Ma non dovevi chiamare dei giornalisti? Noi aspettavamo questo, ci siamo illusi di questo.
Forse l’anno prossimo avrai anche tu un posto in vicepresidenza o al consiglio di istituto, o come funzione strumentale (e sarai tra quelli che si dimettono per ‘motivi personali’ o che rimangono?) o in biblioteca o altro ancora anche se, devo dirtelo, il tuo progetto continuerà a non passare, stai certo. Godrai per qualche tempo di benefici e poi se non condividerai, sarai lasciato a piedi.
A te la scelta.
P.S. io insegno matematica, anche io ho chiesto il trasferimento e sono felice di averlo ottenuto.
Innanzitutto, per iscriversi basta seguire le istruzioni che stanno alla destra dello schermo (per chi legge) e non è per niente difficile. Poi, il resto. Il blog è un potente strumento di dialogo e, nella pratica, potenzia il sistema delle chat, o delle email, proprio perché è "evidente" più che "apparente". La scuola, come qualunque altro luogo pubblico e condiviso (l'ospedale, il comune, la biblioteca, il circolo, etc...), ha due aspetti: luogo e coacervo di persone. I due aspetti assieme sono chiaramente identificabili e se ne può fare esperienza "strumentale" o "relazionale". Io sono scuola nel momento in cui, di là dall'edificio (nel quale, per come è trattato, non mi riconosco), ho la possibilità di condividere con altri le mie esperienze e le mie conoscenze che, ahimé, sono estremamente limitate. Dirò di più: sono scuola quando ho la possibilità di imparare, oltre che di insegnare.
Le critiche ad personam non mi interessano perché, a mio parere, non sortiscono risultati. Insomma, se io critico tizio (sulla base di fatti, non di impressioni personali) e tizio non si vuole difendere significa che ha i carboni bagnati o che ritiene che la critica alla persona non sortisca effetti? Qualunque risposta, e dunque posizione, ha almeno due facce, e ogni faccia di questa risposta può essere discussa o elusa. Ma un procedimento di questo genere a quali risultati può portare? Due: tizio, contro la volontà di tutti (ma non viene avallata la sua posizione all'inizio dell'anno da tutto il collegio docenti?) mantiene il suo posto e continua a fare, a modo suo il suo lavoro; tizio, per una serie di valutazioni che fa o grazie ad un impeachment, lascia il suo posto a caio. Bene, non credi che l'anno successivo ci saranno fischi e pomodori anche per caio?
Ora, questa guerra non ha senso; diciamo, piuttosto, che l'istituto (dunque, né la scuola né l'istituzione) naviga a vista nelle nebbie di Avalon e che manca un project manager in grado di reggere la barra: non ci sono regole, non ci sono format istituzionali a cui riferirsi, non ci sono analisi pubbliche e condivise sullo stato dei servizi e non ci sono idee forti. Dico di più, o di meno (a seconda del punto di vista): mancano regole e procedure elementari e ogni anno, perché così è, tabulati, pagelle, scrutini ed esami sortiscono l'effetto "interpretazione dei dati" non nel senso della norma ma in quelli dell'ipotesi o dell'esperienza (in termini di lustri), per cui ognuno compila quel che gli pare, a modo suo, e secondo quel che gli viene riferito da uno che ha sentito che l'altro ha interpretato come lo scorso anno un altro ancora eccetera...
Ho dato la mia disponibilità, nell'ultimo collegio docenti (ce ne dovrebbe essere uno al mese, secondo me),a fare parte della commissione relativa alla formazione docenti e studenti, cosa utile e sacrosanta, ma ho anche visto, da parte di altri colleghi, la disaffezione a partecipare alle commissioni per una sorta di ritrosia ("tanto poi ogni volta la preside rivolta tutto sottosopra") o di disagio ("fallo, fallo tu, che io ho già dato abbastanza"). Non ho particolarmente a cuore nessuna delega, per cui non aspiro a ruoli o funzioni (come tu sottolinei) e, dopo l'apertura del blog (soprattutto se viene frequentato e postato da molti soggetti, tra cui gli studenti), men che mai. Credo che chiunque possa criticare lo status quo nella giusta maniera (come ho fatto altrove) sicché disdico la mia crociata ma, se lo si vuole, il blog è aperto a tutti, postre le regole dichiarate di netiquette e policy dei commenti.
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