[Per non sapere né leggere né scrivere] "L'espressione vuol dire chiaramente: per essere sicuri, per aver tutto in regola, per non rimanere fuori"
12/09/11
DOLCI IN CROCE
Si ricomincia, con una settimana di delay. Quest'anno sarò reperibile a Palermo, tra il Liceo Dolci e il Liceo Croce. L'unica interferenza che ho trovato sul web tra i due sta qui, non altro. Non tra i Licei, ma tra Danilo Dolci e Benedetto Croce. Insomma, ogni anno, per me, è sempre il primo giorno di scuola, ogni anno cambiano le strutture, i docenti, il personale, gli studenti. Non riesco a fermarmi il giusto tempo nello stesso posto (mi è capitato solo all'inizio di questa avventura) per affezionarmi a qualcuno, per curare una relazione professionale, per costruire cose: so di lasciare, ogni anno, o di esser lasciato e, per questo, so di dover ricominciare, ogni anno, daccapo. Nessun fil rouge, nessun legame. Questo vuol dire che faccio a tutti gli effetti il visiting prof., come nelle grandi università: che voglio di più? Per questo stamane mi sono presentato, ho firmato qualche carta, ho preso servizio, non ho salutato quasi nessuno (solo alcuni pirati che, come me, avevano trovato lì, per adesso, dei porti quasi sicuri), ho atteso una riunione, ho visto volti, ho ascoltato parole, ho atteso la fine dell'incontro... Sono tornato a casa.
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