[Per non sapere né leggere né scrivere] "L'espressione vuol dire chiaramente: per essere sicuri, per aver tutto in regola, per non rimanere fuori"
04/03/08
4 PUNTI
La scuola, in generale, nonostante alcune traiettorie impazzite che riguardano la politica di uno Stato o l'idiozia di una classe dirigente, propone sovente anche buone pratiche e idee innovative la cui caratteristica, lì dove non appartengono a processi concertati, si basa su una sorta di volontariato emotivo a cui nessuna delle sue componenti si sottrae.
Poi, come spesso capita, ci sono allievi f a n t a s t i c i come Daniele che ha grande sensibilità e, più di altri, coglie l'essenza delle cose che sente, che vede, che percepisce e le traduce in parole e azioni. Qualche giorno fa, Daniele mi ha sottolineato il fatto che nella scuola in cui viviamo bisognerebbe porre l'attenzione (lui me lo ha detto a modo suo) su quattro punti, che qui riporto citando le sue espressioni: (1) "manca l'ascensore per i piani", (2) "bisogna dipingere la scuola", (3) "aggiustare i bagni", (4) "mancano le uscite di sicurezza".
Io preferisco non commentare le sollecitazioni che Daniele pone, perché si sottolineano da sole. Dopo che ci siamo scambiati queste brevi frasi è solo accaduto che lui si è reso disponibile ad aiutarmi in un piccolo trasloco di libri da una "biblioteca" scolastica ad una stanza che, speriamo, assumerà sembianze più simili ad una biblioteca che ad un deposito. Mi ha procurato dei guanti monouso, un paio li ha messi lui e mi ha dato una mano in questa operazione virtuosa e surreale. Bontà sua!
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