19/05/07

ANIME SALVE


Facciamo il punto. L'istituto Salvemini viene "postato" su due siti: quello ufficiale (www.salvemini.it) e questo, non ufficiale. Ovviamente uno ha, probabilmente, limiti istituzionali e l'altro, questo, no. Ma all'interno dei due siti scrivono quelle che chiameremo, citando De André, "anime salve" o spiriti liberi o voci che non intendono allinearsi ed essere allineate. Per questo motivo vanno sostenuti entrambi.
Bisogna essere presenti, critici, costruttivi e informati per rispondere, confrontarsi, crescere e aggiornare. Lo si può essere meglio quando respira anche uno dei polmoni culturali della scuola, di ogni scuola: la biblioteca.

La foto riportata ritrae un registro (fonte: Biblioteca scolastica Salvemini, Viale Michelangelo) nel quale venivano trascritti i libri acquistati e/o ricevuti in omaggio. Quel registro, mi tocca documentarlo, è morto, sa di muffa e i locali della "presunta" biblioteca pure. Diciamo di più, la morte è avvenuta per annegamento e per inedia. A questo punto si pongono due questioni, antitetiche ma complementari: la biblioteca deve essere chiusa e mai più utilizzata (con tutto quel che ne consegue, e non è tanto), oppure va ristrutturata e vanno investite risorse e progetti (che lo scorso anno hanno riguardato coristi e velisti) per risanarla e farla risuscitare. Tutto dipende da cosa si vuole per la scuola e cosa si intende per "scuola", anche alla luce dell'incursione di Fioroni, riguardante gli istituti tecnici e professionali, già riportata in questo blog.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Prof. qui a nessuno frega della scuola, anche a molti professori non interessa, alla preside non interessa io una volta ci ho parlato e lei mi ha detto che ero ancora giovane per capire alcune cose e che la colpa era di molti insegnanti che non facevano il loro lavoro e che vengono a scuola solo per prendersi lo stipendio e ha ragione. Se non interessa ai professori perché deve interessare a noi? Se a nessuno frega di niente perché ve la prendete con noi? Perché ci sono dei professori che entrano sempre alle 9 e nessuno gli dice niente? Perché ci sono dei professori che usano il telefono in classe e nessuno gli dice niente? A me non mi importa, l’importante è solo che non ve la prendete solo con noi e poi uscirmene al più presto da questo schifo.

Unknown ha detto...

E, però! Questo può essere un punto di partenza, ma non il solo. Innanzitutto, se hai idee e credi di poterle esprimere senza temere ritorsioni è anche il momento di firmarti con un nickname perché la firma anonima del commento non aiuta il dialogo. Poi, ho aperto il blog "runniegghié" proprio per il motivo che ti porta disagio: se ci sono idee e se ci sono problemi vanno messi in discussione, altrimenti rischiamo di vivere inutilmente la nostra comune esperienza scolastica, ognuno dalla sua parte ma entrambe dalla stessa. Un blog, uno qualsiasi (e questo può anche essere postato direttamente dagli studenti, basta richiederlo), è uno spazio libero nel quale i contenuti possono, e devono, servire ad aprire spiragli di altre libertà: di pensiero, di azione, culturali e sociali. Hai scritto? Hai fatto un passo in una direzione. Invita altri a farlo, e a firmarsi: se questo spazio può servire a denunciare problemi, io sto qui e non mi tiro indietro; se questo spazio può servire a mettere in comune esperienze, positive e negative, usatelo; se questo spazio può servire a costruire relazioni di apprendimento e di lavoro, niente di meglio. Allora?