Riporto quello che ha pubblicato testé il sito del Ministero dell'Istruzione, a proposito di un intervento del ministro Giuseppe Fioroni al "Laboratorio dell’Istruzione Tecnica e Professionale".
Cambierà qualcosa? Certamente, non sappiamo in che verso. Sarebbe interessante leggere l'intervento nella sua interezza (lo cercherò), ma se un ministro si può permettere degli sfoghi programmatici allora gli insegnanti, e gli allievi, dovrebbero permettersi delle indicazioni operative. No?
"Oggi, nella storia degli istituti tecnici e professionali, si volta finalmente pagina. Vogliamo restituire a questo settore fondamentale per lo sviluppo economico del Paese la centralità che gli compete nella formazione di quadri tecnici e figure professionali in grado di competere con la sfida dell'economia globale. Per questo occorre dire basta a quelle indecenze che nel nostro Paese consentono di ottenere le stesse qualifiche in 6 mesi, 2, 3 o 5 anni: questo fenomeno rischia di far disperdere la straordinaria qualità dell'istruzione tecnico-professionale.
Entro il 2008, dunque, questo ramo della scuola superiore andrà rafforzato e riordinato. Tecnici e professionali dovranno avere ordinamenti e programmi che non si dovranno più sovrapporre, ma andranno valorizzate le differenze per dare risposte alle esigenze degli studenti.
Altro obiettivo è quello della riduzione degli orari, già avviata in Finanziaria, soprattutto nei professionali. Nessun ragazzo può sostenere 40 ore settimanali e la riduzione oraria dovrà comunque valorizzare le materie di indirizzo.
Inoltre ci sarà l'avvio dei Poli provinciali (uno per provincia) dell'istruzione tecnico-professionale, che potranno essere creati tramite fondazioni in compartecipazione con l'apporto di capitali pubblici e privati.
Faremo, a breve, una norma di indirizzo che consentirà di mettere insieme risorse pubbliche e private, ministeri e Enti locali, Regioni, organizzazioni professionali, associazioni di categoria e imprese del territorio.
L’istruzione tecnica e professionale dovrà inoltre avere a disposizione insegnanti dedicati e aggiornati che abbiano sempre presente l’obiettivo finale della nostra scuola: lo studente".
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