Mi pare regni la più assoluta confusione.
Si demolisce l'impianto dell'ex Decreto Gelmini (l'avevo detto in tempi non sospetti, io), ora convertito in legge, senza provare a indicare opzioni alternative; si criticano tout court tutte le leggi legate all'istruzione avendone dimenticato, o non conoscendone, i contenuti; si intende, occupare, cogestire, fare sit-in, manifestare e far fiaccolate avendo perduto di vista gli obiettivi. Se io potessi suggerire qualcosa di concreto inizierei a leggere, o rileggere, i testi di tutte le leggi di riforma riguardanti la scuole e/o l'università per iniziare a capirci qualcosa e poi, sulla base di schemi o c-map, provare a suggerire delle alternative sia al ministro che a tutti gli organi di riferimento.
Qui si può trovare un esauriente elenco sulle riforme scolastiche. Forse la Gelmini, Tremonti, Berlusconi e i loro staff non hanno avuto il tempo, la voglia, la necessità, il rigore, l'esigenza di leggere tutto questo fiorire di riordini e riforme ma se oggi bisogna cambiare qualcosa, seriamente, allora bisogna creare dei comitati di lettura, di sintesi e di critica disposti a riprendere in esame tutta la struttura delle riforme scolastiche, estrapolare quanto di buono (oggetivamente) sia possibile esperire da esse e buttare nel cestino il resto. Forse questo può essere un buon tema per la cogestione. Il resto è noia.
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