20/07/09

CODE DI PAGLIA

Diciamolo chiaro: la notizia, ad oggi, che deve restare tra le pareti degli uffici preposti, è che la sede succursale dell'Istituto Salvemini è stata chiusa per inagibilità. Qualora si voglia approfondire la cosa, in termini generali, si può cliccare qui. Ma il post non ha questo intento, o non per ora. La questione è più generale e ha a che vedere con la poca professionalità di chi, eventualmente, sapeva da anni della mancanza del certificato di agibilità e non ha fatto nulla per affrontare onestamente il problema. Anzi, lo ha ritardato fino a quando ha potuto darsela a gambe levate. Avete presente il film Titanic? Ecco, nel momento in cui le scialuppe lasciano la nave l'armatore, approfittando di una distrazione del personale di bordo (preposto a consentire lo sfollamento di donne e bambini, di prima e seconda classe), salta su una scialuppa e vigliaccamente abbandona il Titanic che affonda facendo finta di non essere a bordo, o di non esserlo mai stato. Questa è la situazione.

Mi sono arrivati sms, a ridosso della notizia, il cui tono era, grosso modo: "ma ne sai qualcosa?" oppure "tu c'entri qualcosa?" oppure, ed è peggio, un sms in cui c'era scritto "volevi ottenere questo risultato, e adesso?". Code di paglia di nuova generazione, ovviamente. Il libro Fuori Registro (download gratuito qui) è stato scaricato finora solo 37 volte, o da 37 utenti, e dipana contenuti noti da decenni a molti docenti dell'Istituto che, a vario titolo e non sempre in maniera cosciente, hanno partecipato ai Collegi Docenti, ai Consigli d'Istituto, alle riunioni di Commissioni varie, mantenendo uno "stretto riserbo" o un aplomb londinese sulla questione della succursale che, agli occhi di tutti (e con persistenza), è sempre stata un'altra cosa rispetto alla centrale. Ho sentito docenti (che entravano per la prima volta in quella sede, dopo circa dieci anni di lavoro in quella scuola) esclamare "ma come fate a lavorare qui?", come se uscissero in quel momento dal libro delle fiabe Disney. Il "qui" a cui innocentemente si riferivano aveva a che fare con un altro posto che, sostanzialmente, non era la stessa scuola.

Questo blog esiste da tre anni, non ha mai censurato nessuno e le notizie sono sempre passate senza filtri. Mi pare piuttosto surreale che ci si svegli una mattina e si scopra che la sede succursale dell'Istituto fosse inagibile. Ops! La questione, però, è un'altra e non è di sola lana caprina. Il DPR 380/2001, al titolo III (Agibilità degli edifici), articolo 26 (Dichiarazione di inagibilità) recita che "il rilascio del certificato di agibilità non impedisce l’esercizio del potere di dichiarazione di inagibilità di un edificio o di parte di esso ai sensi dell’articolo 222 del regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265." E cosa dice questo articolo 222, redatto ancora in epoca fascista? Che "il Podestà, sentito l'ufficiale sanitario o su richiesta del medico provinciale, può dichiarare inabitabile una casa o parte di essa per ragioni igieniche o ordinarne lo sgombero.". Qualcosa sfugge alla comprensione? Insomma, è dal 1934 che vige la norma sulla dichiarazione di inagibilità non dal 2009. Sicché è dal 1934 o, meglio, dal momento in cui quell'edificio ha iniziato ad ospitare attività scolastiche, che un dirigente di buon senso avrebbe dovuto tenere in considerazione normative vigenti e tali da ospitare "in sicurezza" la popolazione scolastica tutta o, al più, avrebbe dovuto esercitare una pressione vigorosa su quelle istituzioni neglette che della norma se ne fregavano alla faccia di famiglie, studenti, docenti e personale. Non è accaduto, però.

Non è accaduto quando avrebbe dovuto accadere, e si è atteso (frementi, tutti) il momento del passaggio dell'iceberg, la scena madre del Titanic che affonda, le scialuppe di salvataggio e l'inquadratura dell'armatore che lascia la propria creatura al suo destino, lavandosene le mani. Oh yeah! E adesso? Adesso dal set di Titanic si passa a quello di Poseidon. La nave si è girata su se stessa, sta sottosopra, il mondo è capovolto, i punti di riferimento sono altri, o invertiti, quello che era soffitto è diventato pavimento e via dicendo, e tutti aspettano che la soluzione arrivi dall'iniziativa di un eroe sconosciuto, uno che nessuno sa chi sia; e non si sa nemmeno se sia un eroe o un disperato, anch'esso in cerca di salvarsi in quella disperata situazione. In questo nuovo set (che può magicamente mutare, biforcandosi, o verso "Pirati dei Caraibi. Ai confini del mondo" in cui il veliero sottosopra riesce a voltare sottosopra il mondo stesso, oppure verso "La tempesta perfetta" in cui il piccolo peschereccio viene definitivamente travolto dalla più imponente onda mai vista) gli scenari, appunto, sono mobili e mutevoli e solo pochi sanno come andrà a finire (sceneggiatore, regista, produttore). Tutti (cast, personale e spettatori) attendono l'ultima stesura e sperano che il finale sia ancora da scrivere, sperando di poter apportare loro stessi modifiche sostanziali. Tra poco più di un mese inizia la lavorazione, nopn credo che sarà necessario fare carte false per avere una parte: basterà non essere ipocriti.

3 commenti:

Rosewater ha detto...

In vena di citazioni...
La parola "notizia" deriva dal latino " notus" cioè "noto, conosciuto" ed appunto la notizia che si è diffusa in un battibaleno rimbalzando di bocca in bocca o tramite sms era saputa da tutti, già da lungo tempo : la succursale non è agibile. Cos'è allora che ha provocato tanto clamore, che fomenta discussioni, ipotesi,supposizioni e reazioni come quelle citate dal post? Cos'è cambiato? La realtà è che mentre tutti sapevamo e facevamo finta di non sapere e non vedere e preferivamo tacere, ora ciò non sarà possibile. L'ufficialità della non agibilità della scuola impone di prendere atto della situazione e, al momento e nelle sedi opportune, darsi da fare e farsi ascoltare. Il momento sembra essere favorevole; citando C. Bukowski e riprendendo la metafora marinara dell'autore " il capitano è fuori a pranzo e i marinai prendono il comando".
Prendere il comando forse è un po' troppo, ma essere determinanti nelle scelte che si dovranno prendere è possibile, nell'interesse di tutti e soprattutto in quello degli allievi. Bisogna dunque riprendere forze, riconquistare fiducia in se stessi, prepararsi ad un inizio combattivo.
E infine un aforisma di Terenzio per l'autore :"l'adulazione procura amici, la verità genera odio". Purtroppo.

Unknown ha detto...

Risponderò con un post (cercando di evitare le citazioni, però).

Excel ha detto...

Lo immaginavo...prima o poi doveva succedere...penso che il problema si presenterà dopo che la notizia si allargherà ancora di più e tutti verranno a sapere che si andrà in centrale...almeno finchè non ''ritornerà'' agibile la succursale (chi lo sa quando...) AIUTO!!!