25/06/07

MY NAME IS MATURO

Non vi dico, non vi dico, non vi dico. Che è meglio che non vi dico. Vorrei proprio dirlo, ma è proprio meglio che non dico perché se dicessi non direi tutto; ché tutto sarebbe meno di una parte di quello che vorrei dire, ma è meglio che mi sto zitto e non vi dico. Sto tranquillo, mi metto qui in disparte, faccio finta di niente e non dico quello che mi rode dentro, meglio che non dico quello che mi rode, meglio che non parlo, non scrivo, non mi lascio andare nemmeno ai sospiri. Zitto, e mi tengo quello che vorrei dire tutto per me, e non dico, non lo dico non lo dico non lo dico, oooooh! Anche se si tratta dell'esame di maturitààààààààààààààààààààààà...

21/06/07

ASPETTANDO IL 25

Prima o poi passerà da qui.
Seconda prova, oggi, di maturità. Io sono commissario esterno ad un Liceo Scientifico. Mi sono diplomato, più di 25 anni fa, in un Liceo Scientifico, avendo frequentato, allora, la stessa sezione in cui oggi, altrove, mi trovo ad essere quello che esamina. Una lettera è una lettera, nel tempo non cambia molto. Eppure per una lettera, giusto per fare un esempio la E, Georges Perec ha fatto scandalo in Francia con due suoi libri: La Disparition e Les Revenentes. Mi trovo invece incastrato tra due lettere, vicine, dentro le quali sono stati contenuti, nel tempo fino a qui, quarantacinque ragazzi e una ventina di insegnanti. Per una serie di concause, legate alla frequenza e alla responsabilità, sono tutti sotto esame: tutti risponderanno, chi più chi meno, di quello che hanno fatto in questi anni. Per cui, il mio non è un bel ruolo. La vivo come una nuova esperienza, la vivo con grande responsabilità e un certo disagio.
Durante il compito di matematica, più di 25 anni fa, nonostante avessi avuto una discreta media in tale disciplina, sono andato in palla e così sono rimasto, per tutta la durata del compito, alla deriva del mio silenzio (chi bisbigliava veniva immediatamente sgombrato dall'aula) finché, ricordo appena, non sono riuscito a fare affiorare qualche brandello di memoria e la cosa ha cambiato aspetto. Non l'ho finito, ma quello che ho fatto, giusto o sbagliato, era una questione tra me e quel foglio a quadri. Oggi, mi tocca dirlo, sono rimasto e-s-t-e-r-r-e-f-a-t-t-o da quanto mi sono trovato a dover gestire. Non lo dico solo per decenza ma, certo, ho rivalutato veramente tanto i miei ragazzi del Salvemini per tutta una serie di ragioni, la prima delle quali deriva dalla fatica che fanno ogni volta che devono affrontare una cosa che esula dalle loro capacità critiche ed espositive. Io penso che bisognerà ripensare radicalmente l'esame di maturità, non soltanto in maniera procedurale quanto secondo un progetto tematico da cui si evinca il "carattere" formativo dell'indirizzo scolastico. Che senso ha un compito di matematica, oggi, in un liceo scientifico? E quello di greco in un classico? Perché non si procede alla definizione di una prova in cui venga, ad esempio, esposto in primo piano l'indirizzo del liceo trattando in maniera articolata (non certo con i quizzoni a schede: L'accendo? E' sicuro? L'accendo?) tutte quelle discipline il cui carattere "scientifico", per i primi, e "classico", per i secondi, possa mostrare la capacità, e la maturità, degli allievi di organizzare un discorso complesso?
Il presente, intanto, ci costringe ad attendere frementi il 25!

20/06/07

SCRIVERE IN ITALIESE

Ecco cosa è stato chiesto oggi a tutti i ragazzi italiani, compreso il figlio di Fioroni (ora, senza voler scomodare l'etica e la politica, mi viene in mente il finale del film "Il portaborse" in cui, insomma, andatevelo a rivedere), di svolgere una di queste tracce, ognuno secondo le proprie capacità e possibilità. Io c'ero, presso una scuola di Palermo, come commissario esterno. Penso non si dovrebbe più chiamare esame di maturità, e può bastare. Insomma, la maturità cos'è? Dimostrare di sapere ciò che si è appreso a scuola, o proporsi come un soggetto capace di argomentare in maniera coerente su diverse cose della vita? Non credo che la questione si ponga, al Ministero. Per cui, ecco i temi:

Analisi di un testo letterario.
Argomento di Letteratura è l'undicesimo canto del Paradiso (versi 43-63 e 73-87), in cui Dante, nel cielo del Sole, incontra San Tommaso d'Aquino che gli narra la vita di San Francesco e ne esalta l'opera.

La prima domanda richiede al candidato d'individuare nei versi proposti le tre parti della ricostruzione dell'evento: l'ambiente geografico, la scena iniziale della dedizione di San Francesco alla vita religiosa e l'effetto di trascinamento sugli altri. Poi, viene richiesta una parafrasi distinta delle tre parti, in non più di venti righe complessive.

La seconda domanda pone allo studente sei questiti di analisi del testo: rilevare la frequenza dei nomi di luogo e dei termini geografici e climatici, commentare il ruolo del Sole, interpretare l'espressione con la quale Dante indica la posizione topografica di Assisi. Ancora, viene richiesto un commento sull'utilizzo dell'uso della forma locale antica del nome di Assisi, cioè "Ascesi". Segue una domanda sulla particolare terminologia con cui viene illustrata la povertà come ideale di vita e, infine, un commento sui termini con i quali Dante descrive l'ardore ascetico che genera foga e concitazione di movimenti.

La terza parte della traccia ha richiesto allo studente di esprimere le proprie considerazioni sull'importanza degli ordini religiosi, francescano e domenicano, nella storia della Chiesa e nella diffusione del messaggio evangelico nel mondo.
Un Dante molto criticato e senza dubbio inaspettato, perché era stato proposto già agli esami di due anni fa: nelle previsioni, pochi ipotizzavano sarebbe uscito anche quest'anno.

Saggio breve o articolo di giornale di argomento storico-politico.
Il tema di carattere storico-politico verteva sulla nascita della Costituzione repubblicana: "Il laborioso cammino della dittatura ad una partecipazione politica compiuta nell'Italia democratica". Proposti testi dello storico Norberto Bobbio (da "Profilo ideologico del Novecento"), del giurista Piero Calamandrei (Discorso all'Assemblea Costituente del 4 marzo '47 e "Costruire la democrazia. Premesse della Costituente"), Poi, ancora, "La Storia politica e sociale" da "Storia d'Italia, volume IV" dello storico Ernesto Ragionieri e "Gli anni della Costituente, fra politica e storia" dello storico Pietro Scoppola.


Saggio breve o articolo di giornale di argomento socio-economico.

Titolo, "Alle basi della convivenza civile e dell'esercizio del potere: giustizia, diritto, legalità". Proposti numerosi brani: dalla "Politica" di Aristotele (libro I) a "Dei delitti e delle pene" di Cesare Beccaria (capitolo II); da "Giustizia politica" del filosofo tedesco Otfried Höffe a "I metodi dell'etica" del filosofo inglese Henry Sidwick; da "Una teoria della giustizia" del filosofo contemporaneo John Rawls a "La Giustizia" del giurista e politico Giorgio Del Vecchio fino a "Diaologo intorno alla Repubblica" dello storico Norberto Bobbio e del docente di Teoria politica Maurizio Viroli.

Saggio breve o articolo di giornale di argomento artistico-letterario.
Titolo della traccia, "I luoghi dell'anima nella tradizione artistico-letteraria". Al candidato sono stati proposti alcuni documenti dal "Canzoniere" di Petrarca (CXXVI), da "Giulietta e Romeo" di Shakespeare (atto III, scena III), da "I Sepolcri" di Ugo Foscolo. Ancora, da "L'Infinito" di Giacomo Leopardi, dai "Promessi Sposi" di Alessandro Manzoni ("Addio, monti sorgenti dalle acque"), da "Myricae" di Giovanni Pascoli, dai "Malavoglia" di Verga. Proposti anche alcuni stralci di opere contemporanee: "L'Isola di Arturo" di Elsa Morante, "Ragazzi di Vita" di Pier Paolo Pasolini, "La collina" (dall'"Antologia di Spoon River") di Masters. A corredare i testi, anche l'opera pittorica "Il violinista sul tetto" di Marc Chagall.

Saggio breve o articolo di giornale di argomento tecnico-scientifico.
La traccia verte sulla nascita della scienza moderna, partendo dalla frase di Galileo Galilei "Sensata esperienza e dimostrazione certa". Oltre al "Saggiatore", vengono proposti brani del matematico Ivar Ekeland ("Il migliore dei mondi possibili. Matematica e destino"), dei fisici Albert Einstein e Leopold Infeld ("L'evoluzione della fisica"), del filosofo e matematico ingliese Alfred North Whitehead ("La scienza e il mondo moderno"). Ancora, dello storico e filosofo della Scienza Alexandre Koyré ("Dal mondo del pressappoco all'universo della precisione"), del fisico e chimico Ilya Prigogine e della filosofa Isabelle Stengers ("La nuova alleanza: metamorfosi della scienza") e, infine, del filosofo e storico Paolo Rossi "I filosofi e le macchine".

Tema di argomento storico.
La fine del colonialismo moderno e l'avvento del neocolonialismo tra le cause del fenomeno dell'immigrazione nei paesi europei. La traccia richiedeva al candidato di illustrare le conseugenze della colonizzazione nel cosiddetto Terzo Mondo, soffermandosi sulle ragioni degli imponenti flussi di immigrati nell'odierna Europa e sui nuovi scenari che si aprono nei rapporti tra i popoli.

Tema di ordine generale.
Il tema di ordine generale prendeva spunto da un brano del sociologo Giuseppe Tamburrano: "L'industrializzazione ha distrutto il villaggio, e l'uomo, che viveva in comunità, è diventato folla solitaria nelle megalopoli. La televisione ha ricostruito il 'villaggio globale', ma non c'è il dialogo corale al quale tutti partecipavano nel borgo attorno al castello o alla pieve. Ed è cosa molto diversa guardare i fatti del mondo passivamente, o partecipare ai fatto della comunità" (da "Il cittadino e il potere", in "In nome del Padre"). La traccia chiedeva di discutere l'affermazione citata, precisando se in essa potesse ravvisrasi un senso di nostalgia per il passato l l'esigenza di inteessere un dialogo meno formale con la comunità circostante.

17/06/07

SCAPPARE E RITROVARSI FERMI

Io non so se le poesie di questi ragazzi fanno parte dei programmi ministeriali di italiano, o di inglese, o di arte varia, o se sono tra le possibili domande all'esame di stato. Non lo so, anche se immagino di no. Eppure arrivano al cuore dei ragazzi, più di altri meno "comprensibili" poeti. Per questo motivo lasciamo scorrere tra le radure di parole e suoni a runniegghié questa Running to Stand Still.



Così si svegliò
Da lì dov'era inerme
Dicendo devo far qualcosa per capire dove stiamo andando
Saltiamo su un treno a vapore
Lasciamo la pioggia sferzante
Magari molliamo l'oscurità della notte
Cantando ah la la la che giorno
Ah la la la che giorno, la la la che giorno
Il peccato è dolce
Ma in bocca il gusto è amaro
Vedo sette torri
Ma anche una sola uscita
Devi piangere ma senza lacrime
Parlare ma senza parole
Urlare ma senza alzare la voce, sai che
Ho preso il veleno, dalla corrente malata
Poi ho spiccato il volo lontano da qui
Cantando ah la la la che giorno
Ah la la la che giorno, ah la la la che girono
Lei va per le strade
Coi suoi occhi rossi
Sotto il ventre nero della nuvola e intanto piove
Mi conduce oltre una porta
D'oro bianco e di perle rapite al mare
Lei sta per esplodere
E' infuriata e la tempesta sale nei suoi occhi
Soffrirà il gelo di quell'ago
Perchè scappa ma si ritrova ferma

14/06/07

SOTTO SOTTO...


Quello che traspare dal blog è che non tutto è come sembra, che sotto sotto c'è qualcosa, che le parole rimangono e i documenti svaniscono, che lo sfrigolìo dei contenuti è quasi inutile e il nostro lavoro, teso a mettere in campo intelligenze e idee, tutto sommato, se si vuole, a lungo andare scomparirà nel nulla. Ma è veramente così? E (nella foto) dietro il prato cosa si nasconde?

11/06/07

QUALCUNO IN LINEA?

Leggo questa circolare, e ne riporto integralmente il contenuto per almeno 2 motivi: nel blog rimarrà traccia "documentaria" di quanto sto facendo, il sito da cui l'ho tratto è quello dell'Assessorato Regionale alla Pubblica Istruzione. Per cui...

OGGETTO: Giornata regionale della creatività

Ai Dirigenti scolastici delle Istituzioni
scolastiche di ogni ordine e grado della Sicilia


"Anche se di rado viene posta nella luce adeguata, esiste una scuola attiva e fattiva che sa raggiungere risultati di eccellenza e concretizzarli attraverso “prodotti” che, nella loro materiale tangibilità, sono lo specchio di percorsi didattici felicemente progettati e conclusi.
E' vero che questa “buona” scuola, più vitale e diffusa di quanto sembri, non riceve l'attenzione cui avrebbe diritto. Gli eventi positivi non fanno notizia, ed è per questo che la scuola del disagio e del bullismo, prontamente e costantemente rappresentata da gran parte della stampa, sta rischiando di oscurare l'immagine dell' “altra” scuola, quella che lavora, si impegna e scende quotidianamente in trincea per la formazione dei giovani e per una società migliore, raggiungendo non di rado risultati di eccellenza.
Riteniamo che la scuola sia un grande laboratorio, cangiante e in continuo fermento. Non è un microcosmo passivo che si limita a subire le pulsioni sociali più negative, bensì un organismo vivo in grado di generare anticorpi e “terapie” a fronte dei fenomeni più deprecabili e devastanti che avvengono dentro e fuori di essa.
C'è, insomma, tra scuola e società, una reciproca polarità di azione/reazione nella quale il mondo scolastico esercita un ruolo attivo e propositivo di assoluto rilievo, condensando di volta in volta in esiti letterari, teatrali, musicali etc. la sensibilità degli studenti e di chi li guida nei confronti del mondo che li circonda.

Proprio per far conoscere meglio e valorizzare questa “buona” scuola che spesso lavora in silenzio ed è misconosciuta dai mass-media, il Dipartimento Regionale Pubblica Istruzione intende organizzare, in coincidenza dell'apertura dell'anno scolastico 2007/2008, una giornata destinata a realizzare un incontro fra studenti di scuole diverse e a mettere in luce le attività e le espressioni più valide della scuola siciliana, siano esse di carattere letterario, teatrale, musicale, o di altro genere, non volendo questo Dipartimento porre limite alcuno alla creatività originata dal rapporto docente-studente.

L'incontro, il cui luogo e data sarà reso noto quanto prima, vuol essere una sorta di laboratorio nel quale le esperienze scolastiche vengono “raccontate” e rappresentate attraverso le concrete modalità del vedere, dell'ascoltare e del partecipare. Solo così, in unico cerchio che comprenda l'attore e il fruitore in un continuo interscambio di consapevolezza e di critica costruttiva, si può portare su uno scenario più vasto quella che abbiamo chiamato la “buona” scuola.

Gli Istituti scolastici che intendano partecipare all'iniziativa dovranno trasmettere entro il 6 luglio p.v. l'allegata scheda di adesione, nonché un supporto informatico che illustri il lavoro svolto tramite immagini o scritti, a seconda della natura del lavoro stesso - al seguente indirizzo: Dipartimento regionale Pubblica Istruzione - Via Ausonia 122 Palermo

Tali “prodotti” saranno valutati da un'apposita commissione.
I migliori saranno presentati nel corso della manifestazione anche attraverso la lettura di brani, esposizione di foto, dipinti o manufatti o quant'altro serva a rappresentare nel modo migliore i risultati di “eccellenza” di una scuola siciliana meritevole di essere conosciuta più da vicino.


IL DIRIGENTE GENERALE
(Dott.ssa G.Patrizia Monterosso)

10/06/07

TEMPESTA E QUIETE


Ecco. Queste sono tre fasi dello stesso "graffito", che si può "visitare" al Salvemini di Viale Michelangelo. Cosa dice? S-A-L-V-E-M-I-N-I, sì c'è scritto proprio il nome della scuola alla maniera dei writers che lo hanno realizzato.

Ma, perché lo hanno fatto? Tutto è dipeso da uno dei progetti POF di quest'anno: COLORIAMO LA SCUOLA, voluto dai docenti del Grafico Pubblicitario e realizzato con i ragazzi, e imparando da loro. Imparando da chi? Dai ragazzi, finalmente! Per un anno si sono fatti i fatti loro, più o meno in vacanza, in assemblea, in laboratorio, in classe, nel corridoio, in bagno e adesso, finalmente, ci hanno fatto vedere cosa sanno fare. Ce n'è voluto di tempo!

E ora? Ora cosa? Adesso che succede? Succede che il murales rimane lì, e il prossimo anno speriamo che qualcuno degli ATA proponga il progetto AGGIUSTIAMO LA SCUOLA, magari. E i ragazzi? Alcuni, vanno in vacanza... Altri, lavoreranno e, anzi, ci piacerebbe invitarli su Runniegghié a raccontare quello che prevedono di fare. Lo faranno? Non lo so. Finora il blog è stato visitato in prevalenza da profs, ma credo che la tendenza cambierà: bisogna perseverare...

08/06/07

UN APPELLO PER MADELEINE


Ci è arrivato questo appello da fonti sicure, e riguarda la bambina inglese in foto che è stata rapita in Portogallo lo scorso 3 maggio. La famiglia si è mobilitata per cercarla utilizzando anche i canali del web e, se cliccate sul titolo del post, potete avere altre news. In questi casi (uno dei quali riguarda una bimba italiana) non credo che bisogna mai perdere le speranze di ritrovarla, anche se i rapitori potrebbero averla portata altrove.


La foto in dettaglio ingrandisce un particolare fondamentale per riconoscere la bimba: la malformazione della pupilla che invade l'iride. Il dettaglio è importante perché, per quanto la bimba sia vestita diversa o tinta di capelli, riguarda una parte del corpo molto sensibile e delicata, difficilmente modificabile.

06/06/07

HELP ME!

Un grido d'aiuto, silenzioso, proviene dalla scuola, in maniera da approntare strumenti e servizi in tempo utile o privarsene una volta per tutte, anche perché l'occhio vuole la sua parte mentre l'orecchio ascolta il tempo passare, inesorabile.

05/06/07

STRAPUNTINO


La giornalista di TGS intervista dei ragazzi, gli altri guardano e sorridono. Questo è il ritratto che ci si aspetta, a fine anno scolastico, di chi ha frequentato i corsi, i laboratori, le palestre, le biblioteche (!), della scuola in cui si lavora per molto tempo all'anno, docenti e studenti, docenti e docenti, studenti e studenti, molto spesso a stretto contatto di gomito. Certo, non finisce sempre così. Questo è un caso particolare: è la festa conclusiva del progetto, promosso da Antonio Presti, "Io sono acqua" a cui anche il Salvemini, con alti e bassi, ha partecipato.
Giusto per essere chiari: "io sono acqua" è uno dei progetti bocciati a settembre ma anche uno di quelli, accanto ad altri rivotati in seconda istanza, con una grande risonanza pubblica; e, anzi, aggiungo, giusto per dare una soddisfazione ai docenti e ai ragazzi che c-o-n-c-r-e-t-a-m-e-n-t-e ci hanno lavorato, che molte bandiere del Salvemini sventolano in Via Messina Marine, di fronte al Foro Italico. Spero che questo possa servire da sprone e da monito, per tutti.

IL SALVEMINI e i MANIPOLATORI OCCULTI




Con questo nuovo post rispondo a quello del 4/6/07 “FLAGS OF OUR ARTISTS” lanciato da Kilgore Trout, prima della sfilza di divertenti scambi.

Capisco. Non vi rendete ancora conto.
Dovreste rileggervi il mio post sul “Salvemini e la Mossa Kansas City”. Kilgore Trout neppure tu hai compreso, ho letto principalmente “un particolare” nel post a cui rispondo, da impallidire e mi fa credere che stanno usando anche te. Questo blog non mi sembra più così libero perché anche qui sento l’ombra dei PROPAGANDISTI OCCULTI, che siano arrivati anche a te mi terrorizza.

A scuola ero lì lì nel farlo, avvicinarmi e parlare.. ma dopo questo post ringrazio quel briciolo di autocontrollo che ogni tanto conservo per non averlo fatto, per fortuna. C’è qualcuno che sfrutta il tuo entusiasmo, la tua voglia di fare solo perché tu rappresenti qualcosa magari solo un’IMMAGINE POSITIVA che di rimando può essergli utile.
Perché non sfruttare un ARIETE per sfondare portoni che Lui o Lei non ha il coraggio di fare in prima persona per non perdere la poltrona?
Coloro che adesso reputi amici o buoni colleghi non pensare lo siano davvero e non dare per scontato che non farebbero nulla che possa recarti danno, che non possano impedire anche loro le tue iniziative … i tuoi progetti.
Ti butti a capofitto e allora, se è mai esistita, hai riflettuto su chi potessero essere i componenti di quella che tu definisci "commissione competente”? Cosa ti hanno riferito in tal proposito? Pensa a chi te le ha riferite.

Cambiate bersaglio KILGORE TROUT, rimette tutti in discussione, non fidatevi più di tanto perché un giorno potreste ritrovarti a portare avanti una battaglia pensando di non essere soli e chi vi dice di starvi vicino, se ne sta comodamente seduto accanto al vostro nemico, neanche lui lo ama ma tra voi due, il nemico rappresenta meglio i suoi interessi.
Da domani, ciò che dovete chiedervi è: “Questa persona che mi sta raccontando questo aneddoto perché lo sta facendo? Cosa vuole che io pensi? Cosa vuole che si insinui nella mia mente contro colui di cui sta parlando?” Oppure “perché ne parla a favore?” Dovete cominciare a vedere le cose da un altro punto di vista, meno scontato.

Sei sicuro che tutti gli insegnanti che tu dici hanno boicottato l’iniziativa “IO SONO ACQUA “ lo abbiano fatto davvero? Li hai sentiti tu in prima persona? E quanti ne hai sentiti tu? E quante di queste voci ti sono state riferite? Visualizza chi te le ha riferite, bene, comincia a puntare anche lui o lei.

I legami negli ambienti come il nostro sono spesso invisibili, io parlo con te ma non so tu di chi sei amico e non so ciò che ti dico a chi lo riferirai e in quale modo e soprattutto CON QUALE SCOPO.
Dall’altra parte se Lui o Lei è in una posizione di “potere” e VUOLE MANTENERLO il più a lungo possibile, “probabilmente” ha fatto in modo di possedere un minimo di controllo sulla popolazione scolastica, non si discute su questo.
Vi sembra assurdo? No, affatto, è reale.
Come?
a- sulle idee
b- sulle scelte
c- sull’opinione

a- Per il controllo sulle idee gli basta instaurare “forme” di amicizia sui vari KILGORE TROUT che incontrano all’interno dell’istituto, persone a cui piace lavorare, creare, investire, insomma che ci credono. Fanno realizzare qualche loro idea sicuramente splendida e ben fatta e nel frattempo insinuano le loro.
INSIUARE LE LORO IDEE.
CREARE DIPENDENZA.
CREARE SENSO DI GRATITUDINE.

b- Per il controllo sulle scelte si servono di persone davvero fidate ma nello stesso tempo rispettate o simpatiche, insomma che piacciono. Chiedono loro di collocarsi in alcuni posti strategici della scuola, ovviamente non li scelgono a caso e quindi o vengono eletti oppure gli si fa dare o gli si dà il posto senza battere ciglio e all’insaputa di molti (ci sono decine di posti di potere nel nostro istituto assegnati in modo diretto).

c- Per il controllo sull’opinione gli basta intanto non prendere MAI alcuna posizione NETTA, girare attorno a tutte le domande dirette che gli pongono o magari rispondere con una battuta;
essere sempre dietro a tutte le attività che hanno un ritorno di immagine.
Ed ancora riferire ai “gestiti” il personale rapporto con i superiori più faticoso di quello che è realmente.

Dopo tutto questo gran lavoraccio ecco i frutti, perché tutti questi insegnanti che sono stati sparpagliati per l’istituto, non solo non hanno alcun motivo per parlar male di Lui o Lei ma si tengono in contatto e riferiscono… dall’intervento sentito al Consiglio di classe alla battuta fatta dal collega al Collegio docenti, dall’accusa mossa da un altro durante l’assemblea RSU (alla quale regolarmente non partecipano), al progetto approvato dal Consiglio di istituto, eccetera, eccetera, eccetera, eccetera senza fine, il che significa che quel minimo di controllo che necessitava, c’è, eccome.

Stavolta è chi vi punta il dito per guardare la luna il colpevole ed è colpevole perché complice ma vuole apparire vittima.

C’è chi lavora alle nostre spalle con meccanismi POLITICI.

Temo che questo blog sia stato infestato da un manipolatore occulto e non posso più fidarmi.

04/06/07

SENZA IMMAGINI

Oggi pomeriggio ho fatto l'ennesima incursione fotografica in apnea: zero, meno uno, meno due. Così vengono chiamati, in Viale dell'Olimpo, i piani al di sotto della quota carrabile: meno uno e meno due. Li abbiamo già citati in altri post. Adesso abbiamo materiale per scriverne fino a settembre prossimo. Materiali interessanti anche sulla sede succursale di Viale Michelangelo. Elementi che mi possono far coinvolgere amici giornalisti della carta stampata, della radio e della tivvì, locale e nazionale (così è, se vi pare!). Questi materiali "visivi" possono sollecitare diverse riflessioni, o essere presi a pretesto per rimandare ad altro. Ci sono però, attenzione, altri temi che sono più "immateriali" e hanno a che fare con l'organizzazione, gli indirizzi tematici, l'ingranaggio burocratico, la filosofia progettuale, le strategie programmatiche, le relazioni interdisciplinari, eccetera, cui le foto possono essere, appunto, un pretesto per appuntare idee ma sono necessarie altre "penne", altri occhi, altre parole che in quella direzione riescono a far scorrere la linfa vitale delle proposte. Spesso questi "altri" temi sono quelli che rimangono sospesi alle parole in un'aula, nei corridoi, accanto a un caffé, o vengono sostenuti dagli sguardi d'intesa o, spesso, di sconforto. Runniegghié si occupa di uno degli istituti palermitani, e va inteso pars pro toto in una logica di ridefinizione della qualità complessiva dell'istituzione scolastica, partendo dalla periferia dell'Impero. Può essere uno dei modi per cambiare le carte in tavola, ed evitare che qualcuno bari. Per questo il presente blog vuole essere di tutti, come più volte ho scritto, e verrà presto "dichiarato" come tale ma, a quel punto, dovrà essere altrettanto chiaro il ruolo che giocherà, nell'immediato, il sito "ufficiale" del Salvemini: quali contributi, quali servizi, quali strategie, quali contenuti. E poi, chi ha detto che salvemini.it è il sito ufficiale della scuola?

FLAGS OF OUR ARTISTS


Tanto di cappello a tutti i ragazzi del Salvemini, e di tutte le altre scuole della città di Palermo, che hanno compreso lo spirito della manifestazione IO SONO ACQUA e hanno prodotto i "loro" lavori per questa giusta causa. Tanto di cappello ai docenti che li hanno accompagnati, durante l'anno scolastico, e seguiti, e corretti, e indirizzati per definire bene il loro progetto, per realizzarlo e compierlo. Da oggi le bandiere sventoleranno su tutto il Viale Regione Siciliana e su Via Messina Marine, e domani ci sarà una festa conclusiva del progetto presso la scuola elementare Leonardo Da Vinci. Fino a settembre, oppure fino a quando la bandiera non sarà completamente lisa, o rovinata dagli agenti atmosferici.

Bisogna anche ringraziare, da questo blog (come peraltro ho già fatto altrove), tutti i ragazzi che hanno avuto il coraggio, la pazienza e la forza di mettere in piedi la manifestazione CREATIVE DAY presso la sede centrale dell'Istituto Salvemini e che, da molti "emeriti esponenti della scuola" sono stati visti come i soliti rompicoglioni. Grazie a loro il venticello delle iniziative studentesche è diventato un vento (presto, mi auguro, una tormenta e/o un tormentone) ed è stato foriero di altre iniziative, nonostante l'idiozia di un boicottaggio all'ultimo momento di alcuni cretini. Devo, mi costa, anche ringraziare tutti quei professori che hanno, in un primo momento dato la loro adesione al progetto e poi, visto che non venivano "pagati", si sono ritirati in buon ordine fregandosene del lavoro degli altri: serva a loro da lezione se, come affermava Eduardo De Filippo in una sua commedia, gli esami non finiscono mai.

E poi, last but not least, bisogna ricordare che il progetto IO SONO ACQUA era uno dei progetti presentati in occasione della kermesse del POF lo scorso settembre ed è rimasto al palo, come molti altri, a causa di una politica programmatica originale da parte delle "commissioni" competenti. Ci si è dovuti battere, nel corso dell'anno, fuori dall'orario scolastico perché il progetto potesse andare avanti, anche a costo quasi zero e con il benestare della dirigenza. In questo bisogna dar merito al prof. Gero Campo che ha insistito, contro molti, perché la cosa potesse avere il giusto risalto, e a qualche altro docente che se ne è fregato della diaria da pof e ha seguito fino in fondo i propri ragazzi. A progetto realizzato (ovvero, a bandiere collocate a Palermo) molti ritrosi si sono ricreduti, probabilmente, delle loro disattenzioni e, nella migliore logica italiana, quasi lo hanno spacciato per una loro creatura (che ci importa, noi sappiamo che non è così!). E poi, personalmente, devo ringraziare Antonio Presti e Donata Sandri per aver dato il vero impulso all'iniziativa che ha coinvolto, oltre il Salvemini, altre 80 scuole palermitane e 1 Laboratorio Woz.