04/06/07

FLAGS OF OUR ARTISTS


Tanto di cappello a tutti i ragazzi del Salvemini, e di tutte le altre scuole della città di Palermo, che hanno compreso lo spirito della manifestazione IO SONO ACQUA e hanno prodotto i "loro" lavori per questa giusta causa. Tanto di cappello ai docenti che li hanno accompagnati, durante l'anno scolastico, e seguiti, e corretti, e indirizzati per definire bene il loro progetto, per realizzarlo e compierlo. Da oggi le bandiere sventoleranno su tutto il Viale Regione Siciliana e su Via Messina Marine, e domani ci sarà una festa conclusiva del progetto presso la scuola elementare Leonardo Da Vinci. Fino a settembre, oppure fino a quando la bandiera non sarà completamente lisa, o rovinata dagli agenti atmosferici.

Bisogna anche ringraziare, da questo blog (come peraltro ho già fatto altrove), tutti i ragazzi che hanno avuto il coraggio, la pazienza e la forza di mettere in piedi la manifestazione CREATIVE DAY presso la sede centrale dell'Istituto Salvemini e che, da molti "emeriti esponenti della scuola" sono stati visti come i soliti rompicoglioni. Grazie a loro il venticello delle iniziative studentesche è diventato un vento (presto, mi auguro, una tormenta e/o un tormentone) ed è stato foriero di altre iniziative, nonostante l'idiozia di un boicottaggio all'ultimo momento di alcuni cretini. Devo, mi costa, anche ringraziare tutti quei professori che hanno, in un primo momento dato la loro adesione al progetto e poi, visto che non venivano "pagati", si sono ritirati in buon ordine fregandosene del lavoro degli altri: serva a loro da lezione se, come affermava Eduardo De Filippo in una sua commedia, gli esami non finiscono mai.

E poi, last but not least, bisogna ricordare che il progetto IO SONO ACQUA era uno dei progetti presentati in occasione della kermesse del POF lo scorso settembre ed è rimasto al palo, come molti altri, a causa di una politica programmatica originale da parte delle "commissioni" competenti. Ci si è dovuti battere, nel corso dell'anno, fuori dall'orario scolastico perché il progetto potesse andare avanti, anche a costo quasi zero e con il benestare della dirigenza. In questo bisogna dar merito al prof. Gero Campo che ha insistito, contro molti, perché la cosa potesse avere il giusto risalto, e a qualche altro docente che se ne è fregato della diaria da pof e ha seguito fino in fondo i propri ragazzi. A progetto realizzato (ovvero, a bandiere collocate a Palermo) molti ritrosi si sono ricreduti, probabilmente, delle loro disattenzioni e, nella migliore logica italiana, quasi lo hanno spacciato per una loro creatura (che ci importa, noi sappiamo che non è così!). E poi, personalmente, devo ringraziare Antonio Presti e Donata Sandri per aver dato il vero impulso all'iniziativa che ha coinvolto, oltre il Salvemini, altre 80 scuole palermitane e 1 Laboratorio Woz.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Anche noi ringraziamo sentitamente: Incremento del 645% delle vendite dei grembiuli ... grazie grazie grazie

Unknown ha detto...

Io continuo a pubblicare commenti come questo che, non solo sbagliano blog (che c'entra Maletto col Salvemini?), ritengono di poter aggiungere temi o questioni interessanti. Insomma...

Anonimo ha detto...

Esimio Kilgore Troute, è evidente il nesso e mi stupisco veramente del fatto che lei non l'abbia colto. Partiamo da Maletto. Tra poco è estate, per la prova costume occorrerà perdere peso, beh tolgo un "etto" e resta il "male", se c'è il male chiamo il "dottore", "d'otto ore" è fatta 1/3 di giornata. Ma perchè chiamare "un terzo"? Non occorre vediamocela tra noi. "Tra noi" c'è "o". Come dire "o" questo "o" quello per me pari sono. Ma se pari stai in porta, apro la porta ma la richiudo che c'è corrente, la corrente è a 220. Ma "due eventi" possono segnare la vita d'un uomo: la prima lacrima e la prima volta.Volta che del resto inventò la pila e diede il nome all'unità di misura del potenziale elettrico. Ora esimio Kilgore Trout chi nel 1911 fondò "L'UNITA'"? ... come vede tutto c'entra

Unknown ha detto...

Egregio responsabile commerciale (individuale) della Merceria, innanzitutto bisogna chiarire che un refuso ha occhi, naso e bocca e che, il lunedì è solito sbirciare i testi dei post di ogni blog che si rispetti. Ma il refuso teme i giochi di parole, perché rischia di confondervicisi dentro, rimanere impigliato, imbrigliato, invischiato tra altri voluti refusi di razza non pura, ma incroci, scambi e bartezzaghi vari, Per cui, l'animaletto "non" compare nei giuochi, di cui è refrattario, ma nelle pagine nobili in cui le lettere ritengono di aver puntato i piedi nel loro esser tali e compiute. Questo è stato detto. Il signor Perec, pensi, per una "e" ha rivoltato sottosopra la letteratura francese, in andata e in ritorno; come pensa di uscire impunito, lei, per la sua imperdonabile "e"?

Anonimo ha detto...

io non ho capito niente! Spero solo che almeno voi due vi seiete capiti, senò sarebbe proprio il colmo!!!

Unknown ha detto...

Noi ci si è capiti, ma penso che la guerra non sia finita...

Anonimo ha detto...

Illustrissimo ed integerrimo Kilgore Trout ho maturato la ferma intenzione di non stanare il mio animaletto, anzi aspetterò che da sfuggente diventi stanziale. Voglio che la sua tana diventi confortevole e che decida di non abbandonare mai la sua nicchia ecologica letteraria. Perchè, vede, mio caro Kilgore Trout, i refusi, appartengono ad una categoria di animaletti molto particolare. Non sporcano, non mangiano, non puzzano però infastidiscono. Non tutti però, tormentano solo chi ha la sventura di trovarli. Perchè, vede, se qualcuno li trova, soprattutto se ha un passato da editor, è capace di svegliarsi in piena notte per controllare se ci sono ancora, se l'autore si è accorto della loro presenza, se li ha rimossi. Le auguro sogni d'oro carissimo Kilgore Trout

Excel ha detto...

Ritengo (scusate la mia indiscrezione) che questi commenti siano andati un pò "fuori tema", e che ci si sia allontanati dal protagonista di questi ultimi, il "Creative day"; voglio far sapere che alcune persone hanno supposto che questo giorno sia stato una scusa per non andare a scuola e non fare nulla, bè.. in effetti queste supposizioni non sono tanto infondate, perchè "alcuni" erano andati lì proprio per questo motivo! cioè arrivare là, fare qualche disegno come si suol dire "a muzzo", e andarsene bello e soddisfatto dicendo di aver partecipato al creative day senza aver capito un rubinetto (un tubo) del perchè di quella giornata; "altri" ancora (forse i peggiori!) non hanno completamente partecipato, non perchè non sono potuti venire per forza maggiore, ma perchè pensassero che fosse una cosa da niente, una sciocchezza; gli ultimi, quelli più coraggiosi (si fà per dire coraggiosi, perchè non è che ci voleva poi così tanto coraggio per andareci... comunque) hanno preso sul serio questo progetto che ha aperto una strada alla manifestazione "IO SONO ACQUA", una sorta di canale per cercare di avere un futuro migliore (...o almeno più pulito...!!!). Spero solamente che fra uno o due anni non si dimentichi tutto il lavoro di noi ragazzi che abbiamo cercato di tenere alta la parola "ACQUA" e sostenuto la sua essenzialità!