10/06/07

TEMPESTA E QUIETE


Ecco. Queste sono tre fasi dello stesso "graffito", che si può "visitare" al Salvemini di Viale Michelangelo. Cosa dice? S-A-L-V-E-M-I-N-I, sì c'è scritto proprio il nome della scuola alla maniera dei writers che lo hanno realizzato.

Ma, perché lo hanno fatto? Tutto è dipeso da uno dei progetti POF di quest'anno: COLORIAMO LA SCUOLA, voluto dai docenti del Grafico Pubblicitario e realizzato con i ragazzi, e imparando da loro. Imparando da chi? Dai ragazzi, finalmente! Per un anno si sono fatti i fatti loro, più o meno in vacanza, in assemblea, in laboratorio, in classe, nel corridoio, in bagno e adesso, finalmente, ci hanno fatto vedere cosa sanno fare. Ce n'è voluto di tempo!

E ora? Ora cosa? Adesso che succede? Succede che il murales rimane lì, e il prossimo anno speriamo che qualcuno degli ATA proponga il progetto AGGIUSTIAMO LA SCUOLA, magari. E i ragazzi? Alcuni, vanno in vacanza... Altri, lavoreranno e, anzi, ci piacerebbe invitarli su Runniegghié a raccontare quello che prevedono di fare. Lo faranno? Non lo so. Finora il blog è stato visitato in prevalenza da profs, ma credo che la tendenza cambierà: bisogna perseverare...

5 commenti:

Unknown ha detto...

Noi grafici siamo i più bravi e penso che i murales siano un opera d'arte contemporanea di assoluta bellezza...in poche parole abbasso il sistema e viva i murales della scuola... ma sopratutto w i system

p.s. Un saluto al prof. Cogliandro che sotto sotto pure lui è un fan dei system secondo me... w il rock il metal e che Dio benedica tutti i metallari amen.

Unknown ha detto...

Ok, ora che è finita la scuola vediamo di fare un discorsetto serio. La vostra maniera di utilizzare i vostri spazi (in generale), il vostro modo di (non) relazionarvi tra voi e con i profs, una sorta di apatia generalizzata, non rendono efficace nessun tipo di protesta perché, mancando spesso le fondamenta di una qualsiasi critica, può essere facilmente minata e fagocitata dal "sistema". Sono più efficaci e definitive le scelte ponderate e ufficializzate, che quelle improvvise e aleatorie. Esempio: questi murales, che si distinguono in maniera chiara dalle scritte sui muri, sono il frutto di una proposta dei profs del grafico che ne hanno fatto richiesta alla scuola in tempo debito e, poi, hanno coinvolto alcuni ragazzi dei corsi = murales!
Vi risulta che la protesta sul riscaldamento delle aule abbia portato frutti duraturi? Ne parliamo, dunque, il prossimo anno...

Anonimo ha detto...

Si è vero un po' questo blog m'abbutta prof! Ma il problema è che parli troppo difficile e noi abbiamo difficoltà a capire ciò che dici.
Leggiamo le prime due righe e poi ci cade il sonno, non è che potresti esprimerti ogni tanto come un libro aperto visto che ci vuoi qui?
E poi, non è che ingrandiresti un pò il carattere, perchè fino a che sono due righe va bene ma siccome tu scrivi poemi io già ci ho perso la vista a leggere ste scritte bianche su questo fondo nero.
Non prendertela a male prof, ti vogliamo sempre bene.
Benni e company.

Unknown ha detto...

Allora, io parlerei con piacere come "un libro aperto" se qualcuno, avendo l'abitudine a leggere i libri, riuscisse a capire le cose che scrivo, proprio per questo. Dovreste chiedermi, invece, non di parlare come un libro aperto ma come un libro chiuso. Per cui, adesso, traduco quello che ho scritto prima: se non dimostrate di avere le palle (e vale per tutti/e), e non solo da finti bulli, non cambiate nulla della vostra vita. Tutto rimane come è adesso, se è qualcosa. Invece di fregarvene continuamente, dovreste usare di più la scuola (insegnanti, dirigenti, tecnici) per imparare il possibile, anche sfidandoci con la vostra innata intelligenza che usate poco e male. Ora è più chiaro?

Unknown ha detto...

E se cambio anche l'aspetto grafico e lo rendo meno scuro?