15/04/09

CAT SAVE THE QUEEN


Io mi dico, e me lo dico spesso, che sono certo un gran rompicoglioni, a scuola soprattutto, senza distinzione di sorta se verso insegnanti o alunni, lo so, ma se lo faccio è per qualche ragione, non certo per passarmi il tempo. Oggi ho fatto un passìo (si dice così) per i corridoi, in un'ora buca (si dice così) e (si dice così, ma non per dire) ho trovato lo scatafascio più totale o, in termini politici, l'anarchia. Non che io disdegni l'anarchia, quella politica, perché ha avuto un suo senso, ma quello che ho visto ha a che vedere con un'espressione che di solito suona così "l'anarchia più totale", che è più un modo di dire che un afflato politico.
Nel mio vagare sono sfociato su una delle scale laterali di emergenza: l'espressione più evidente che il lunedì di Pasqua qualcuno avesse trovato ameno il luogo per bivaccare bevendo qualche birretta e fumandosi le sue cento e più sigarettine. Magari non uno soltanto: ma come si fa a fare pasquetta nella fetenzia più totale? Certo è che nessuno ha fatto caso alla cosa, personale compreso, e ogni residuo è rimasto lì, a testimoniare l'impenitente scelta degli avventori. Figurarsi se qualcuno si pone il problema di "pulire" la scala di emergenza, ne verrebbe fuori il più apocalittico rimpallo di responsabilità, tipico del costume italiota.
E poi, a proposito del fumo, nemmeno dentro, a scuola, c'è più ritegno, per non dire creanza. Innanzitutto, cartelli di divieto di fumo, come prescrivono le norme, neanche a parlarne (scomparsi quasi tutti); docenti e personale che, facendo finta di niente, ti incontrano dicendo "l'ho appena accesa!" come se io c'entrassi qualcosa. Sì, è vero, c'entravo qualcosa, ero stato nominato fiduciario del dirigente scolastico per la questione "fumo" e quasi immediatamente sospeso, dallo stesso dirigente, per via del mio rigore, o della mia solerzia nel voler rispettare le leggi. Evidentemente non s'ha da fare, e oggi ne ho avuto la riprova: il dirigente scolastico, nella sua stanza, attorniato da un certo numero di insegnanti, si faceva la sua bella sigarettina.
Quando ho aperto la porta è rimasto sorpreso della mia temporanea invadenza, poi ho chiuso la porta e ho pensato "ora le opzioni possibili sono tre": faccio finta di non aver visto nulla (come tutte le persone in quella stanza) alla faccia della scuola che fa i progetti a favore della legalità (bell'esempio, però); faccio notare la cosa a qualcuno, glielo dico, e dico anche che non è bello che tutti facciano finta di niente dinanzi ad un comportamento così platealmente illegale; scrivo una lettera in cui... Poi però mi diranno "ma chi te lo fa fare?", già, "il dirigente sta andando in pensione!", già, "non hai chiesto il trasferimento pure tu?", già, "vuoi aggravare la tua situazione?", eh già, dimenticavo, la mia situazione... Meglio essere pavidi e indecisi, e attendere la fine dell'anno, mentre sulla mia situazione, con calma e ponderatezza, preparo un bel ricorsuccio. Mi sa che farò così!

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