11/12/08

Il futuro è adesso...5 minuti fa!

La storia ci afferma che si può cambiare, in base agli sbagli dei nostri antenati potremmo sapere ciò che dobbiamo o non dobbiamo fare, capire quale sia il bene o il male, quale scelta intraprendere, se sia giusta o sbagliata, non è poi tanto difficile, bisogna avere solo un po’ di buona volontà e di buon senso! Attraverso il passato sappiamo quali possono essere i nostri errori, il problema è che quasi nessuno cerca di non commetterli nuovamente, destinati a un futuro uguale a ieri?? Per capire che bisogna fare dei cambiamenti, per forza dobbiamo essere sopraffatti da notizie di stragi? Be fino adesso è stato così, anzi ancora di cambiamenti non se ne vede nemmeno l’ombra!
Forse siamo cechi o forse non abbiamo le giuste conoscenze per sapere quale fosse la realtà, ma per noi la realtà è quella che vediamo, non quella chiamata “apparenza”, apparenza di persone che si vantano di governare un buon paese quando di quel paese non sanno nemmeno quali fossero i problemi reali! Problemi? Quali problemi? Loro possono anche scrivere una pagina dei loro problemi, ma le gente dei nostri quartieri potrebbero scriverci un libro di problemi! Il degrado morale, psicologico, fisico, sanitario, si guadagna a stento e a stento si riesce a mantenere una famiglia! Gente che si lamenta perche muore di fame, e gente che si lamenta perché il suo stipendio di 10 mila euro è stato dimezzato! Questa non è democrazia, è solo un despotismo di uomini che camuffando le loro bravate dicono di fare le leggi a nostro favore ma in realtà i favori li fanno a loro stessi, tutto va a loro vantaggio, non di certo a noi, e se noi abbiamo qualche vantaggio è solo per puro caso o perché non possono farne a meno!
Dicono di dimezzare i costi dei finanziamenti nelle scuole pubbliche, si, così chi ha come scuola una struttura inagibile e non ha i mezzi per poter andare in una scuola privata ha due possibilità, o abbandonare gli studi o rischiare di rimanere sotto le macerie in un tetto che crolla, sperando che ti vada bene! Be che dire, una bella prospettiva no?!
Siamo stanchi di gridare al mondo intero dove ha abbandonato i NOSTRI DIRITTI, cerchiamo di confondere il male dal bene per cercare di avere una risposta, ma nessuno sta a sentire ciò che pensiamo, ci sentiamo esclusi da ogni decisione che si prende in base ai NOSTRI DOVERI, urliamo, ma il silenzio persiste, i nostri ideali le nostre speranze non hanno più un fondamento solido, e le nostre menti vagano per non stare a sentire le fandonie di chi non vuole ascoltare prima noi!
Il futuro potrebbe essere identico al passato, ma se si fanno le giuste scelte potremmo anche cambiare le nostre speranze!

Questo è un documento tratto da un discorso di Piero Calamandreri pronunciato al terzo Congresso in difesa della Scuola nazionale a Roma l’11 Febbraio del 1950. Penso sia giusto farvi leggere questo documento perché nonostante sia di molto tempo fa, riflette un po’ l’attualità dei nostri tempi; è vero è un pò lunghetto ma vale la pena leggerlo, a me personalmente ha scaturito una risatina sarcastica.
“Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l’aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole in Stato di scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali. C’è una certa resistenza; in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata. Allora, il partito dominante segue un’altra strada (è tutta un’ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle i Stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposi a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A “quelle” scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Cosi la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare la prevalenza alle sue scuole private. Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d’occhio i cuochi in questa bassa cucina. L’operazione si fa in tre modi: ve l’ho già detto: rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico.”
Ognuno si faccia una propria idea… io mi sono già fatta la mia!

2 commenti:

Unknown ha detto...

Mi pare un buon inizio. Ma l'influenza deve dilagare, sennò siamo solo voci nel deserto. Conoscevo il discorso che hai allegato, e ho piacere che l'abbia fatto tu. Ma non può bastare. Se chi ci governa calpesta i nostri diritti, noi dobbiamo affilare strumenti di dialogo per riprenderceli questi diritti. Questo vale anche all'interno della scuola, e della nostra in particolare. Ti invito (e tu invita altri) lunedì sera alle 21 al Teatro Golden. Io mi metto in scena, mi prendo le mie responsabilità per le cose che dirò e, bada bene, riguardano proprio questa scuola. Ma gli altri?

Excel ha detto...

E già...gli altri bisogna spronarli con metodi drastici, senò non muovono un dito...ci vuole iniziativa, ma a quanto pare (apparte lei) nessuno vuole muovere niente! A me dispiace di non esserci stata lunedì perche purtroppo per motivi X ho letto solo adesso il suo commento, però mi sarebbe piaciuto veramente ascoltare ciò che ha detto! Spero una prossima volta di esserci e di trascinarmi anche un bel gruppetto! Bisogna darsi una smossa!!! Una buona serata!