26/09/07

DEONTOLOGIA E REGOLE D'INGAGGIO

Introduzione
Il titolo di questo post sembra sfiorare altri campi che poco ci toccano. Quando si parla di deontologia l'ambito è filosofico, di regole d'ingaggio l'ambito è militare: luoghi e significati distanti. Eppure no. Ci sono comportamenti a scuola che sono dettati dalle regole scritte, quello che si chiama regolamento d'istituto, e altri dai codici di relazione, che attengono l'educazione e la capacità di relazionarsi agli altri con tempi e modalità differenti a seconda del livello culturale o di quello comportamentale. Spesso questa maniera di comportarsi cambia a seconda della persona con cui ci si relaziona, o dell'attenzione che questo individuo pone nei nostri confronti; altre volte è la nostra sensibilità a dover prendere il sopravvento, e lavorare d'anticipo nei confronti dell'interlocutore: capire prima di esser capiti. Per quel che ci riguarda, il lavoro degli insegnanti, nel tempo, si è caricato di ulteriori ruoli e responsabilità che esulano dal tipo di incarico e ineriscono la volontà di fare in modo che la scuola funzioni "bene". Si fa presto a comprendere una situazione, guardandola da fuori, è più difficile accettarla quando ci si è immersi completamente.

Pretesto
Qualche collega mi ha detto che non conosco perfettamente la situazione, questo non vuol dire molto: significa che rischierò di più. La mia amica Daniela, insegnante presso lo stesso istituto in cui lavoro, ha seguito negli anni precedenti a questo due classi di ragazzi che ha condotto fino all'ultimo anno, con risultati e metodologie parimenti convincenti. Sarebbe stato logico accompagnarli fino all'esame finale, ovvero: se un 'insegnante svolge bene il suo lavoro per una serie di anni è corretto che chiuda questa parabola con la soddisfazione di condurre al diploma quegli allievi. Invece no. Daniela che, come tutti, deve accettare le regole d'ingaggio dettate dalla dirigenza quest'anno ha dovuto, a malincuore, lasciare le classi che conosce per iniziare un nuovo percorso con delle prime. Io non conosco le profonde motivazioni che hanno indotto la dirigenza a perseguire questa linea di condotta, e per questo non riesco a criticarla; ma non capisco, cosa che mi fa riflettere di più, come ha potuto un altro insegnante accettare quell'incarico senza prima averne discusso con Daniela: non esiste una deontologia professionale degli insegnanti?

Morale
Probabilmente questo microevento dovrebbe insegnarci qualcosa, di là dalle sue evoluzioni. Che per esempio, come accade in molte realtà aziendali e professionali, dovremmo adottare tutti un codice etico che valorizzi i rapporti tra dirigenza, insegnanti, personale, allievi, genitori e territorio, e osservarlo, di là dai regolamenti di istituto: il codice è più importante. Come ho avuto modo di segnalare in un post precedente, esiste un trattato europeo sui diritti e doveri degli studenti; l'associazione nazionale dei dirigenti scolastici (Andis) ha un suo codice che divulga attraverso il sito internet; ho anche trovato che qualcuno sta lavorando alla definizione di un codice degli insegnanti, e che esiste una differenza tra codice deontologico, codice di comportamento e codice di disciplina. Ma, a prescindere dalla regola scritta, dovrebbe vigere una maniera di relazionarsi che attenga a modelli comportamentali ed educativi di alto profilo, gli stessi che gli insegnanti consigliano agli studenti dovrebbero valere nel rapporto tra insegnanti. Per questo, non riesco a capacitarmi di quello che è successo. Chi me lo spiega?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ritengo tu abbia ragione, purtroppo è così. Ma sai alle volte ci sono delle problematiche non sempre chiare agli insegnanti. Io ho un ruolo diciamo di un certa responsabilità e ti assicuro che il lavoro è duro. Tra l'altro il Dirigente non fa mai nulla a caso. Se quella collega non ha avuto confermata l'ultima classe di un corso dopo averla seguita per anni ci saranno stati sicuramente dei buoni motivi di carattere formativo e o burocratico. Purtroppo è così. Ci si attiene anche qui ad una regolamentazione che parte dall'alto, certo se fosse cambiata... Forse tu non hai mai avuto la possibilità di entrare a far parte di chi effettua determinate scelte nella scuola, anche di carattere organizzativo, ti assicuro che non è semplice. Spesso sono scelte sofferte. Dida.